Come è nato il progetto

Durante gli studi universitari mi ritrovavo ogni sabato con degli amici, un gruppo di studenti appassionati di storia. Eravamo così coinvolti dalla nostra passione che nel 2006 abbiamo creato il nostro primo gioco da tavolo storico, sul Mediterraneo nel III secolo a.C., seguito poi da un altro gioco sui Diadochi ed un'altro ancora sulla 'Restauratio Imperii' di Giustiniano.

Nel 2010 siamo stati invitati a presentare i nostri giochi al Festival del Mondo Antico di Rimini, in un laboratorio chiamato "La Storia nei giochi". Per l'occasione abbiamo pensato di documentarci anche sui giochi da tavolo realmente praticati nel mondo antico e  proporre un doppio percorso, includendone anche uno dedicato ad "I giochi nella Storia".

Da lì è iniziata una fase di ricerca storico-archeologica dedicata alla scoperta degli antichi tavolieri da gioco in uso presso le diverse culture e civiltà dell'epoca antica.

Nel 2013, l'incontro con il professor Ivo Mattozzi ci ha portato ad organizzare le informazioni ottenute in un percorso didattico per la scuola primaria, cercando di utilizzare i giochi dell'epoca antica come fonti di informazioni. Abbiamo perciò strutturato delle attività ludico didattiche per le classi 3-5 della scuola primaria, nelle quali prima i bambini giocano liberamente ai giochi da tavolo, e poi si dividono in 4 squadre che, sollecitate da domande ed indizi di varia natura, devono cercare di interpretare questa strana fonte storica.

Al termine di ogni attività le squadre devono poi collocare in modo pertinente il gioco da tavolo appena provato all'interno del relativo Quadro di Civiltà.

L'attività viene proposta 5 volte nel corso dell'anno, in corrispondenza a specifici argomenti del curricolo di Storia, in modo da favorire la stratificazione e lo sviluppo dell'esperienza e rendere solide le nuove competenze apprese.

Nel 2014 abbiamo iniziato a proporre il test di questo percorso alle scuole primarie delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Milano, riscuotendo un grande successo. Abbiamo infatti coinvolto 5 operatori didattici, più di 70 docenti e 1200 bambini, per un totale di 1800 ore di attività svolte in classe.

Di anno in anno quindi abbiamo raffinato i materiali prodotti lavorando su tre fronti:

• la qualità della ricerca storica: reperendo nuove fonti letterarie ed iconografiche relative ai giochi del mondo antico;
• la qualità didattica dei materiali: le attività sono state modificate per integrarsi perfettamente con il curricolo di storia e seguire la progressione cognitiva dell'alunno;
• la replicabilità del percorso: ogni attività è stata calibrata per durare 2 ore e tutti i materiali sono stati pensati per essere facilmente stampabili e gestibile senza un grande dispendio di tempo da parte del docente.

A partire dal 2015 io ed i componenti del mio gruppo di ricerca abbiamo iniziato a frequentare delle conferenze internazionali a tema storico-archeologico, nelle quali venivano presentati degli studi inerenti ai giochi da tavolo del mondo antico. Nel 2016 abbiamo presentato per la prima volta il progetto Giochi & Civiltà in una conferenza internazionale, riscuotendo un grande apprezzamento. In seguito sono stato ricevuto presso diversi musei nazionali ed internazionali per presentare il progetto agli archeologi che studiano le evidenze materiali del gioco da tavolo. Nello stesso periodo ho tenuto diverse lezioni e conferenze presso delle università italiane, europee ed americane, e scritto articoli per testi e riviste scientifiche, sia sulla Didattica della Storia che sui giochi da tavolo delle antiche civiltà. Infine, nel novembre 2018, il progetto è stato accolto dalla Libera Università di Bolzano, presso la quale ho iniziato un Dottorato di Ricerca.